Un duro colpo per DWS Group, la società di asset management quotata a Francoforte e controllata dalla banca tedesca Deutsche Bank. Il Gruppo, infatti, si ritrova sotto indagine da parte della Securities and Exchange Commission (Sec) e dai procuratori federali USA. Questi ultimi, a seguito di segnalazioni sull’effettiva autenticità del Report annuale, stanno indagando sull’utilizzo improprio del livello dei criteri ESG (environnemental, social, governance) e sulla valutazione degli investimenti sostenibili. Tale dinamica, che ha fin da subito intimorito gli investitori, ha innescato un crollo della Borsa tedesca oltre il 12% a 36,68 euro per azione.
La risposta di DWS Group: accuse infondate
Come fa notare il Gruppo tedesco, le “accuse” di utilizzo improprio dei criteri ESG partite da un ex dipendente della società, sarebbero “infondate” . Difatti, nonostante le indagini in corso, il Gruppo rimane fermo sulle proprie dichiarazioni riportate all’interno del Report annuale, affermandosi come “un convinto sostenitore dell’investimento ESG […] da ben oltre 20 anni“. Ma non solo, sottolineando inoltre il fatto di essere una realtà “trasparente nei confronti del mercato, dei clienti e degli stakeholder rappresentando il cammino verso un futuro sostenibile come lungo e irto di ostacoli, per l’intero settore ed anche per DWS“.
Come riportato dall’asset manager tedesco in una nota riferita alla relazione semestrale di luglio 2021:
abbiamo indicato in 70,1 miliardi di euro gli ESG AuM (“ESG Dedicated”) dopo aver applicato il nostro approccio di classificazione dei prodotti ESG rivisto in conformità alle nuove linee guida SFDR*. Inoltre, abbiamo segnalato 16,4 miliardi di euro di singoli asset illiquidi con etichetta “green” come prodotti non classificati ESG.
Gli investitori italiani sul Gruppo DWS
Ad ogni modo, se da un lato DWS Group si difende dalle recenti controversie, dall’altro, la posizione assunta dagli investitori italiani è opposta. Infatti, come riportato nel sondaggio redatto a luglio dalla testata Le Fonti Asset Management e pubblicato nel numero di luglio/agosto del magazine, gli investitori italiani sono di tutt’altro avviso. Effettivamente, il Gruppo tedesco, proprio per le soluzioni ESG offerte, si posiziona al 40° posto nella classifica delle società più apprezzate da consulenti e private bankers.