I prezzi degli asset torneranno a nuovi massimi, ma ci vorranno anni, non trimestri, per riprendersi da questa crisi di questa portata
Pensate a questa crisi come a un lungo libro e non a un racconto. Il punto di minimo della ‘V’ che abbiamo visto nelle ultime sei settimane sui prezzi degli asset può aver suscitato nella gente un falso senso di sicurezza – ma le cose non torneranno alla normalità molto presto. Ci sono livelli record di disoccupazione e ci vorrà molto tempo perché il comportamento dei consumatori torni alla normalità. E fino a quando questo non accadrà, vedremo una crescita economica compromessa e forze disinflazionistiche a breve termine, dato che sono i consumatori a guidare la crescita del PIL.
Alla fine i prezzi degli asset torneranno a nuovi massimi, ma ci vorranno anni, non trimestri, per riprendersi da questa crisi. In questo contesto, è opportuno adottare una gestione attiva, mantenere un certo equilibrio nel proprio portafoglio a reddito fisso e non sorprendersi se assisteremo a molti cicli nei prossimi anni. Si potrebbe guardare al percorso della crisi Covid-19 come a un viaggio in quattro tappe: shock, speranza, realtà e ripresa. C’è stato uno shock nelle prime 4-6 settimane, quando i prezzi degli asset sono crollati a livello globale. Si è trattato di un movimento incredibilmente brusco e incredibilmente breve. La speranza è arrivata in aprile, quando le banche centrali hanno fornito liquidità, i politici stimoli fiscali, e si confidava nella scoperta di un vaccino a breve e che l’economia si riprendesse e tornasse alla normalità. Ora stiamo entrando nella fase della realtà, con il contesto macroeconomico che sarà messo a dura prova per qualche tempo. Potrebbero volerci anni prima che il PIL globale ritorni ai livelli del quarto trimestre del 2019 – quindi la ripresa richiederà probabilmente diversi anni.
Il sostegno delle banche centrali ha portato stabilità e liquidità sul mercato. Hanno agito rapidamente, più velocemente rispetto a quanto fatto durante la crisi finanziaria globale. Pensiamo che la BCE, la Fed e la Bank of Japan saranno accomodanti almeno per i prossimi tre o cinque anni. La storia dimostra che dopo un grave dissesto finanziario, ci sono tipicamente periodi di 30 anni di tassi di interesse eccezionalmente bassi. Vedrete i bilanci delle banche centrali gonfiarsi, mentre continuano ad offrire ampi stimoli. Continueranno a sostenere il mercato per anni, poiché la ripresa richiederà più tempo e sarà molto difficile per le banche centrali fare un passo indietro.
Ci sarà senza dubbio un numero significativo di downgrade durante il ciclo. L’annuncio che la Fed acquisterà i cosiddetti “fallen angels” ha sostenuto il mercato, ma a lungo termine la Fed può fornire liquidità e stabilità, non può invece prevenire le insolvenze. Il tasso di default nell’alto rendimento salirà, e alcune società del segmento high yield cesseranno l’attività.
Commento a cura di Jeremy Cunningham, Fixed Income Investment Director di Capital Group