Stabilizzare attentamente i portafogli con un’inclinazione al rischio

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Stabilizzare attentamente i portafogli con un’inclinazione al rischio

Amundi: crediamo che l’atteggiamento favorevole al rischio perdurerà sulla scia delle aspettative di un miglioramento ciclico dell’economia supportato dalla distribuzione dei vaccini e dalle misure di stimolo.

Tuttavia, raccomandiamo agli investitori di essere attivi così da non perdere di vista il quadro d’insieme perché è estremamente importante monitorare la curva dei rendimenti USA. Se la velocità e l’entità del rialzo dei rendimenti non saranno all’altezza delle aspettative, potremmo assistere a un sensibile inasprimento delle condizioni finanziarie che potrebbe interessare negativamente gli attivi rischiosi. Ciò detto, non dobbiamo dimenticare il ruolo della Fed rispetto ad altre misure di QE o addirittura rispetto al controllo della curva dei rendimenti. Amundi afferma che nel complesso, gli investitori dovrebbero essere selettivi e rimodulare con attenzione i loro portafogli, esplorando coperture efficaci e rimanendo vigili riguardo ai lockdown. Idee ad alta convinzione Le revisioni degli utili e i miglioramenti ciclici dell’economia globale supportano la nostra veduta complessivamente costruttiva sulle azioni.

Riguardo ai Paesi sviluppati, rimaniamo neutrali sugli Stati Uniti, mentre abbiamo rivisto al ribasso la nostra opinione sull’Europa e sul Regno Unito, portandola a neutrale, perché è mutato il nostro atteggiamento riguardo ai titoli domestici britannici per via dei timori sulle valutazioni, dei recenti lockdown e del loro potenziale impatto sulla crescita economica del Paese. Per contro, rimaniamo ottimisti sul Giappone e sull’Australia perché entrambi i mercati dovrebbero beneficiare della ripresa dell’economia mondiale, e gli investitori farebbero bene a rimanere attivi. Questi Paesi dovrebbero anche beneficiare della ripresa a V in Cina, motivo per cui rivediamo al rialzo la nostra opinione già costruttiva, con un miglioramento della nostra posizione positiva sui ME in generale. Il contesto attuale consente inoltre agli investitori di rimodulare i loro portafogli: le azioni quotate in borsa a Hong Kong offrono l’opportunità di avere un’esposizione al settore dei beni voluttuari in Cina, soprattutto perché questi titoli sono rimasti indietro rispetto ad alcuni titoli cinesi. Per quanto riguarda la duration, siamo ora prudenti sugli Stati Uniti. Un Senato democratico consentirà al presidente Biden di fare pressioni per un programma più massiccio di stimoli fiscali e per un aumento del deficit, causando un irripidimento della curva e rialzi a breve termine dei rendimenti. Anche da un punto di vista relativo rispetto ai titoli sovrani dei Paesi core europei, i Treasury USA non sembrano essere attraenti data la minore probabilità di altri stimoli e di inflazione in Europa. Tuttavia, le misure del presidente Biden avranno un impatto positivo sull’inflazione USA, e quindi manteniamo la nostra opinione favorevole.

Manteniamo la nostra opinione positiva sui titoli dei Paesi periferici in Euro e crediamo che gli investitori potrebbero ravvisare del valore relativo nel segmento dei BTP-bund trentennali alla luce del massiccio programma di acquisto di obbligazioni da parte della BCE, ma è assolutamente indispensabile monitorare i recenti sviluppi. La domanda di carry continua a favorire il credito, ma gli investitori dovrebbero essere così flessibili da poter adeguare l’esposizione alle obbligazioni societarie HY in euro e in dollari a seconda delle condizioni, senza però cambiare il loro giudizio complessivo. Nel comparto delle obbligazioni IG e HY in Amundi  preferiamo quelle in euro a quelle in dollari USA, ma ora crediamo che il miglioramento dei prezzi delle materie prime potrebbe eliminare qualche fattore di disturbo per le obbligazioni HY in dollari.

Vista la ricerca di reddito, in Amundi rimaniamo ottimisti sul debito dei mercati emergenti anche se crediamo che i margini per un’ulteriore compressione degli spread siano limitati. In particolare, gli investitori dovrebbero dotarsi di coperture parziali nei confronti dell’esposizione ai tassi USA che potrebbe avere un impatto negativo sul debito dei mercati emergenti per via della dinamica crescita/inflazione negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le valute dei mercati emergenti, abbiamo rivisto leggermente al rialzo la nostra posizione positiva attraverso il real brasiliano e il peso messicano che offrono un buon carry e che dovrebbero beneficiare della crescita negli USA. Per quanto riguarda le valute dei MS, manteniamo tuttavia la nostra opinione positiva sulle coppie CAD/USD e NOK/EUR perché le valute correlate alle materie prime dovrebbero beneficiare dello scenario di ripresa globale. Rischi e coperture La recrudescenza della pandemia e le mutazioni del virus, i rapporti tra USA e Cina e tra USA e Unione europea, nonché gli errori a livello di politica potrebbero modificare l’opinione sulla reflazione. Si presenta quindi l’opportunità di riesaminare la protezione del portafoglio e, laddove possibile, di rimuovere le coperture inefficaci che non offrono un robusto profilo costi/benefici. Riteniamo che esistano validi presupposti per proteggere l’esposizione alle azioni tramite l’oro e l’esposizione ai derivati e al credito.

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