BCE, bene il taglio ma il margine di manovra è sempre più ristretto

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BCE

Ken Orchard, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV, offre uno spunto di riflessione sulla base delle recenti manovre della BCE

Le azioni della BCE annunciate ieri non sono una sorpresa. Dato che la crescita langue e l’inflazione rimane bassa, credo che un allentamento sia giusto. Inoltre, un taglio di 10 punti base lascia spazio alla Banca Centrale per abbassare i tassi ulteriormente, se vorrà. Tuttavia, la BCE ha un margine di manovra molto limitato. La sua stessa analisi suggerisce che un taglio troppo elevato potrebbe avere un impatto molto negativo sulle banche. Tuttavia, negli ultimi sei mesi i mercati sembrano averlo dimenticato, dato che sono diventati molto più favorevoli all’idea di un allentamento. D’altra parte, non credo che la visione della BCE su questo argomento sia cambiata – è consapevole di avere uno spazio di manovra molto ristretto.

Tagli di 10 o 20 punti base possono fare la differenza al margine, ma non avranno un impatto consistente. Il mercato sta prezzando un allentamento totale di circa 40-50 punti base nel corso dei prossimi due anni, ma non sono convinto che la BCE taglierà i tassi così tanto. Potrebbe esservi un ulteriore taglio di 10 punti base, ma a quel punto la Banca Centrale dovrà trovare altri modi per allentare.

L’annuncio di un taglio di 10 punti base combinato con un quantitative easing ‘open-ended’ dovrebbe provocare un rally del credito corporate e dell’Europa periferica, mentre avrà un impatto probabilmente neutrale per l’euro.

Commento a cura di Ken Orchard, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Diversified Income Bond, T. Rowe Price

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