Come il piano “Build Back Better” di Biden cambierà economia e mercati

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram
T. Rowe Price: “Build Back Better” di Biden cambierà economia e mercati

T. Rowe Price: I primi 100 giorni di Joe Biden alla Casa Bianca sono stati un’anticipazione dell’agenda che intende realizzare.

 

Lo ha messo in chiaro lo stesso Presidente nel suo discorso al Congresso di fine aprile: il suo obiettivo è un investimento significativo nelle infrastrutture e nella rete di sicurezza sociale degli USA, che vada a sommarsi ai $1.900 miliardi di aiuti stanziati nei mesi scorsi. Le enormi spese e l’aumento della tassazione che sarebbe necessario per finanziarle potrebbero avere conseguenze importanti per l’economia e i mercati, con effetti in particolare sui settori tech, healthcare, industrial e utility. Il piano “Build Back Better” Il piano economico di Biden “Build Back Better” prevede due pacchetti: l’“American Jobs Plan” (AJP), focalizzato su infrastrutture e innovazione in alcuni settori critici, e l’“American Families Plan” (AFP), con lo scopo di migliorare l’accesso all’educazione e aumentare i crediti fiscali per le famiglie a basso reddito e con figli. Ci aspettiamo che questi pacchetti vengano approvati prima della fine dell’anno tramite il processo di “budget reconciliation”, che al Senato richiede una semplice maggioranza assoluta dei voti.

Probabilmente alcune proposte verranno rese più moderate, quindi nel complesso ci attendiamo spese totali tra $2.500 e $4.000 miliardi e un aumento delle tasse tra $1.000 e $2.000 miliardi. Gli investitori probabilmente si concentreranno sull’evoluzione del AJP, che propone spese per $2.250-2.500 miliardi, di cui potenzialmente $621 miliardi a supporto di infrastrutture e tecnologie energetiche. Questo ammontare complessivo include anche i finanziamenti per le reti 5G e la banda larga, così come per le infrastrutture tradizionali come strade e ponti. Inoltre, l’AJP allocherebbe circa $880 miliardi a “tecnologie cruciali” come semiconduttori, vaccini e altri ambiti in cui lo sviluppo di capacità domestiche è considerato strategicamente importante per la sicurezza e competitività degli USA. Molte di queste iniziative sembrano avere un sostegno sufficiente da parte del Partico Democratico, anche se il Congresso deve ancora identificare i meccanismi di finanziamento e definire i dettagli sull’esecuzione di queste politiche.

Tra i beneficiari di queste misure potrebbero esservi le utility, le società della catena di approvvigionamento per i veicoli elettrici, i venditori di impianti di produzione per i semiconduttori e le società industriali i cui prodotti promuovono l’efficienza energetica e la transizione verso fonti pulite. La copertura (parziale) delle spese Le spese per l’AJP e AFP verrebbero coperte, in parte, con un aumento delle tasse su aziende e individui. Tuttavia, crediamo vi sia la possibilità che il pacchetto finale preveda più spesa in deficit di quanto inizialmente proposto dall’Amministrazione Biden. Le proposte fiscali includono un aumento dell’imposta societaria al 28%, un livello maggiore rispetto al 21% introdotto con il Tax Cuts and Jobs Act nel 2017, ma comunque più basso rispetto al 35% che era in vigore in precedenza. Dato che alcuni senatori democratici propongono un tasso del 25%, sarà necessario prevedere un periodo di transizione graduale affinché la proposta di Biden possa raccogliere abbastanza voti da passare.

Inoltre, Biden sembra avere abbastanza supporto per aumentare le tasse sui ricavi internazionali delle società, dato l’ampio appeal politico di adottare una posizione dura sui profitti offshore delle aziende USA. I giganti tech statunitensi e le multinazionali farmaceutiche sarebbero probabilmente più colpiti da queste misure. L’Amministrazione Biden ha anche proposto di introdurre qualche forma di tassa minima sul reddito contabile delle aziende (vale a dire, il reddito riportato nei bilanci per gli azionisti, che può differire di molto rispetto al reddito imponibile su cui l’azienda paga le tasse), rivolta alle società USA che hanno un tasso di imposta societaria effettivo molto basso. Tuttavia, anche se questa proposta raccogliesse abbastanza consensi per essere accolta, l’applicazione di deduzioni e concessioni per specifici settori – in particolare quelli sostenuti da AJP e AFP – dovrebbe attenuarne l’impatto. Dal punto di vista dei singoli individui, l’AFP propone di tassare i dividendi e capital gain con l’imposta standard sul reddito del 39,6% per chi guadagna più di $1 milione. Questo tasso potrebbe scendere al 28%, un livello che molti considerano ottimale.

Tutte queste proposte per aumentare le entrate federali restano allo stadio iniziale. Ad ogni modo, date le potenziali conseguenze su utili e investitori, continueremo a monitorare attentamente le negoziazioni su questo fronte. I settori da monitorare Sebbene l’AFP non includa misure per ridurre i costi sanitari, l’Amministrazione potrebbe aspettare fino alle elezioni midterm del 2022 per cercare di migliorare l’accesso all’assicurazione sanitaria attraverso l’Affordable Care Act e imporre costi più bassi per i medicinali con prescrizione. Inoltre, gli investitori dovrebbero considerare la possibilità di azioni governative rivolte alle piattaforme tecnologiche mega-cap, in particolare riguardo alle tematiche di privacy e competizione. Passati i primi 100 giorni del mandato di Biden, i cambiamenti potenziali dei prossimi 12-18 mesi avranno ripercussioni importanti per mercati, economia e specifici settori.

 

A cura di Katie Deal, Washington Analyst – U.S. Equity Division, T. Rowe Price

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

Non perdere le notizie sui mercati e gli investimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *