Recovery Fund: arriva il piano della Commissione Europea, che sembra andare in soccorso principalmente di Spagna, Italia e Polonia
La proposta di oggi della Commissione Europea mette insieme un piccolo aumento (finanziario) della proposta di bilancio UE 2021-2027, pari a 1,1 trilioni di euro, con un programma per la ripresa chiamato Next Generation EU del valore di 750 miliardi. Questo strumento dovrebbe ottenere denaro dai mercati e distribuirlo in un certo numero di nuovi e vecchi programmi UE, di cui 2/3 saranno a fondo perduto e il resto in prestiti.
Sulla base dei modelli preliminari di allocazione dei finanziamenti, crediamo che i principali vincitori qui siano la Spagna (con una quota elevata di finanziamenti a fondo perduto), l’Italia (con la fetta complessiva più grande) e soprattutto la Polonia, con una strizzata d’occhio al più grande paese dell’Europa Centro-Orientale. Per capirci, la Polonia dovrebbe ricevere tanto denaro a fondo perduto quanto la Francia.
È importante sottolineare che questo pacchetto richiederà l’unanimità per essere approvato. La proposta di oggi è coerente con alcune dichiarazioni recenti sul bilancio UE di alcuni stati membri, ma aggiunge anche una nuova dimensione alla discussione tramite il programma per la ripresa. Detto ciò, i paesi che si sono opposti alla proposta franco-tedesca di un paio di settimane fa potrebbero trovare scarsa consolazione nel fatto che la proposta della Commissione comprenda anche una robusta quota di prestiti. Alla fine, la questione è quanto i paesi membri sono disposti a contribuire nel tempo – non tanto ora – per finanziare queste spese straordinarie (ma temporanee), o se sono – in alternativa o in aggiunta – disposti a concedere ulteriori responsabilità di imposizione fiscale all’Unione Europea, come proposto oggi. In un certo senso, questo potrebbe essere un vero passo avanti verso un’autorità fiscale centralizzata.
Commento a cura di Andreas Billmeier, Sovereign Research Analyst di Western Asset (Gruppo Legg Mason)