Mercato obbligazionario sotto la lente
Mercato obbligazionario sotto la lente in questa puntata di Asset Management. A parlarne insieme a Angela Maria Scullica, Michele Cicoria, Responsabile per l’Italia
I fondi comuni sono patrimoni collettivi costituiti con i capitali raccolti da una pluralità di risparmiatori, ciascuno dei quali detiene un numero di quote proporzionali all’importo che ha versato. Il sottoscrittore di una quota di fondo comune di investimento accetta implicitamente il rischio e il rendimento associati al portafoglio scelto: se il valore del portafoglio aumenta, il sottoscrittore ne trae beneficio; se diminuisce, ne sopporta la perdita. Rispetto a un investimento diretto in azioni o obbligazioni, il vantaggio offerto dal fondo comune di investimento è l’accesso alla diversificazione di portafoglio, anche disponendo di risorse minime: chi investe in attività finanziarie più di ogni altro dovrebbe rammentare che “non si devono mettere tutte le uova nello stesso cesto”. Il valore di una singola azione o obbligazione è legato alle fortune di una singola impresa, quindi detenere azioni o obbligazioni di un solo tipo è molto rischioso; assai meno rischioso è un portafoglio che contiene diversi tipi di azioni o di obbligazioni, perché le sorti di una singola impresa possono influire solo su una parte modesta del patrimonio. I fondi comuni rendono facile l’accesso a portafogli diversificati: oggi chiunque può sottoscrivere una quota di un fondo comune e diventare di conseguenza comproprietario o creditore di centinaia di imprese diverse. Un secondo vantaggio riconosciuto ai fondi comuni è legato alla competenza professionale di chi ne gestisce gli investimenti: i gestori di fondi comuni di investimento tengono sotto stretto controllo le tendenze e gli andamenti dei mercati finanziari nei quali sono presenti e acquistano i titoli delle imprese che considerano più promettenti. Questa gestione professionale garantisce un rendimento migliore sulle somme date in gestione al fondo.
Fonte: Assogestioni
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