Un nuovo modello di service ai gestori

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram
Licia Megliani Allfunds

La MiFID II apre spazi per la piattaforma di fondi. Licia Megliani, Country Head del gruppo Allfunds Bank, illustra le strategie sul mercato italiano, che puntano su tecnologia, nuovi prodotti e consulenza.

L’intervista esclusiva a Licia Megliani tratta dal numero di novembre/dicembre 2017 di Asset Management.

Un’enorme massa di titoli di Stato è a fine corsa. E il risparmio degli italiani entra nel mirino delle piattaforme di fondi. Per definire le dimensioni del fenomeno va detto che nel periodo 2015-2019 sono state (e in parte saranno) rimborsate obbligazioni governative per complessivi 964,2 miliardi di euro. Successivamente, fra il 2020 e il 2044, arriveranno a scadenza altri 762,7 miliardi di titoli di Stato. Si tratta di un fiume di denaro senza direzione precisa che sta per essere intercettato dall’industria dei fondi e delle gestioni patrimoniali e, ancor prima, dalle piattaforme b2b di distribuzione di prodotti di investimento.

Licia Megliani, Country Head di Allfunds Bank, piattaforma leader in Italia e in Europa, taglia corto: «C’è ancora spazio per crescere, perché sono tanti i competitori e i gestori di portafogli con i quali potremo avviare accordi e collaborazioni».

Megliani sarà alla testa di questa (non semplice) operazione: la concorrenza è infatti serrata e alcune norme in fase di lancio, come la temutissima MiFID II, sono piombo nei bilanci dei gestori. «Per colpire l’obiettivo», dice Megliani, «punteremo sul service offerto dalla nostra piattaforma Api solution, che è uno strumento concepito per aiutare i clienti a sviluppare nuove strategie digitali nel mondo degli investimenti, e da Afb, un software in grado di costruire soluzioni personalizzate, coerenti con le strategie distributive delle istituzioni finanziarie che mirano a integrare le loro piattaforme digitali o a costruire nuove piattaforme dedicate agli investitori finali con significativi risparmi di costi e velocità di esecuzione».

Con l’informatica Allfunds intende quindi crescere nel mercato italiano, che già rappresenta il primo (seguito dalla Spagna e dal Benelux) per giro d’affari di tutto il gruppo, che complessivamente intermedia 335 miliardi di euro (170 miliardi in Italia). «L’obiettivo, come ho già detto, sono i nuovi clienti e una gamma sempre più ricca di prodotti di investimento da proporre», conferma il numero uno per l’Italia di Allfunds.

A quali clienti si riferisce in particolare?
Licia Megliani: Penso soprattutto alle compagnie assicuratrici, con le quali il rapporto è cresciuto nel tempo in maniera costante, e che corrispondono perfettamente al modello di servizio verso il quale vogliamo tendere, ovvero offrire un portafoglio diversificato di prodotti (abbiamo già accordi di distribuzione con 560 case di gestione e intermediamo circa 50mila fondi prevalentemente lussemburghesi e irlandese), ma soprattutto un supporto informatico e di reportistica il più completo possibile.

In generale, come pensate di crescere con la concorrenza che soffia sul collo?
Licia Megliani: Allfunds è partita come trader di fondi per arrivare a un modello dove il trading è solo un aspetto di un servizio di supporto al cliente molto ampio, che va dall’assistenza legale al servizio di gestione della documentazione legale, fino alla copertura del rischio e alla trasparenza. L’Italia è messa già bene in termini di regole sulla trasparenza che sono state già recepite, ma adesso vanno gestite. In definitiva, mettiamo a disposizione la nostra tecnologia, che permette al cliente di accedere a una pluralità di servizi, di informazioni e dati.

In quale modo esattamente i clienti possono avvalersi della vostra tecnologia?
Licia Megliani: Abbiamo creato l’applicazione Telematrics che permette alle società di gestione di ottenere informazioni sui clienti, analisi dei mercati, suggerimenti nella selezione dei fondi. In questo momento stiamo lavorando molto per offrire opportunità di visione internazionale ai nostri clienti. L’obiettivo è infatti quello di andare oltre la distribuzione, arricchendo l’offerta di dati e strategie digitali.

Che cosa rappresenta MiFID II per l’industria dei fondi?
Licia Megliani: MiFID II comporterà costi enormi per le reti di distribuzione, ma sarà una grande opportunità per piattaforme come la nostra che potrà offrire un servizio innovativo e alla fine più economico al cliente. Abbiamo quindi tanto da lavorare per cavalcare l’onda: la Mifid è la giusta occasione per consolidare i nostri clienti e per conquistarne di nuovi.

Quali sono i prodotti di investimento più interessanti in questa fase?
Licia Megliani: È tuttora in corso un importante trend del mercato obbligazionario Paesi emergenti e dei fondi alternative, ovvero i fondi caratterizzati dalla ricerca di performance assolute, bassa correlazione con i mercati, diversificazione in termini di strategia di gestione e di rischio/rendimento, ottimizzazione nella gestione di portafoglio e sfruttamento delle inefficienze dei mercati. Un’altra categoria che in questo momento sta ottenendo grandi risultati e sulla quale tutte le società di gestione stanno puntando molto è quella dei fondi multiasset. In difficoltà in questa fase è invece l’equity, con l’eccezione dei prodotti che puntano sulle Borse europee.

Quali sono le caratteristiche peculiari del mercato italiano?
Licia Megliani: L’Italia è sempre stata, e resta ancora, un mercato molto conservativo con il 40% della massa gestita assorbita dai fondi obbligazionari, seguita dai fondi azionari (30%) e dai fondi multiasset. Non vedo grandi cambiamenti all’orizzonte.

Quali sono le previsioni per il nuovo anno?
Licia Megliani: Si profila un anno positivo per i mercati. Inoltre ci sono grandi stock di titoli di Stato che andranno a scadenza e potrebbero convertirsi in fondi. È bene ricordare che su 390 miliardi di euro di raccolta in Europa nella prima metà dell’anno, 40 miliardi arrivano dall’Italia, che si conferma il primo Paese per raccolta del continente: un primato assoluto se si considera che il secondo Paese per raccolta, cioè la Spagna, ne raccoglie solo 14 miliardi.

Continuerà questo trend?
Licia Megliani: Le basi ci sono tutte, ma la normativa rende sempre più complessa l’attività dei gestori. Per questo motivo offriamo loro l’opportunità di ottimizzare i costi mantenendo un’offerta molto ampia di prodotti.

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

Non perdere le notizie sui mercati e gli investimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *