Un nuovo significato all’espressione “prosperità comune” in Cina

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Candriam: nuovo significato all’espressione “prosperità comune” in Cina

Candriam: Il concetto di “prosperità comune”, noto in Cina da decenni, sta rapidamente diventando sempre più importante.

 

Al 18° Congresso del Partito nel 2012, la prosperità comune è stata dichiarata il “principio fondamentale” del socialismo cinese. La Cina ha raggiunto il suo obiettivo, annunciato nel 2012, di eliminare la povertà estrema entro il 2020. Quest’anno, il Presidente Xi Jinping ha sottolineato l’impegno del Partito per la prosperità comune. Il 14° piano quinquennale della Cina, che copre il periodo 2021-2025, richiede un “piano d’azione” per compiere “progressi validi” verso la prosperità comune entro il 2035 e per “raggiungere in modo sostanziale” l’obiettivo entro il 2050. Implicazioni a livello di policy L’essenza della prosperità comune non è l’egualitarismo, ma il miglioramento del benessere generale della popolazione, garantendo una migliore previdenza sociale e ammortizzatori sociali più consistenti, potenziando il meccanismo di ridistribuzione e riducendo la disuguaglianza di reddito. La distribuzione del reddito in Cina sta subendo una profonda trasformazione. Quasi il 40% della popolazione cinese ancora guadagna meno di 1.000 RMB (circa 155 USD) al mese. Nel 2017, circa il 30% dei cinesi si trovava nelle fasce a medio reddito afferma Candriam

Sebbene non esista una definizione rigorosa, i criteri che stabiliscono quali sono le fasce a medio reddito del NBS suggeriscono un reddito annuo tra 100.000 e 500.000 RMB (da 15.500 a 77.500 USD circa) per una famiglia di tre persone. Le politiche di prosperità comune mirano a migliorare il reddito delle fasce a basso reddito, potenziare la tutela del lavoro, espandere la classe media e ridurre i costi e le spese in aree chiave della disuguaglianza sociale, quali abitazioni, istruzione e sanità. Il governo cinese sta perseguendo cambiamenti politici volti a:

• Generare una crescita del reddito delle famiglie e del reddito da lavoro

• Aumentare l’accesso ai servizi pubblici, tra cui sanità e istruzione • Ridurre il costo della vita e quello dei servizi pubblici

• Potenziare gli ammortizzatori sociali, attraverso l’espansione di programmi pensionistici e in generale di previdenza sociale

• Migliorare il meccanismo di ridistribuzione della ricchezza attraverso la riforma fiscale e relative normative, ad esempio, una possibile riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sui consumi e dell’imposta sugli immobili

• Favorire lo sviluppo della “distribuzione terziaria”, ovvero le iniziative benefiche aziendali e le donazioni.

Il dipartimento governativo e le società stanno iniziando a rispondere. A giugno del 2021, la provincia di Zhejiang è stata selezionata come area pilota per la prosperità comune. Un mese dopo, il governo di Zhejiang ha pubblicato un piano dettagliato afferma Candriam, mettendo le famiglie a medio reddito al centro della società e fissando obiettivi quantitativi per il 2025.

Nei prossimi anni, Alibaba e Tencent si sono impegnate a investire 100 miliardi di yuan ciascuna (circa 16 miliardi di USD) a sostegno della prosperità comune. Di recente, i fondatori di Pinduoduo, Meituan e Xiaomi hanno donato o hanno incrementato le loro donazioni a favore di cause sociali in Cina. La prosperità comune sta diventando una priorità politica globale, con nuove normative per alcuni settori. Ci aspettiamo che le politiche di sostegno alla crescita dei redditi delle famiglie siano positive per la spesa consumatori nel medio e lungo termine. Il coinvolgimento dello Stato nei servizi pubblici dovrebbe aumentare ulteriormente. Negli ultimi anni, i settori immobiliare, sanitario e dell’istruzione hanno registrato numerosi cambiamenti. Nel settore immobiliare, si prevede che continuino ad esserci meccanismi di deleveraging a lungo termine e politiche immobiliari rigorose e mirate, al fine di stabilizzare i costi delle abitazioni e ridurre i rischi sistemici.

Nel settore dell’istruzione si sono registrati i maggiori cambiamenti normativi recenti, poiché il governo spinge le scuole pubbliche ad assumersi una maggiore responsabilità sociale al fine di ridurre la spesa delle famiglie per le lezioni private. Nel settore sanitario, si prevede che farmaci e materiali di uso medico registrino un’espansione nell’ambito delle politiche di approvvigionamento basate sul volume per ridurre i costi sanitari per i pazienti. La prosperità comune continuerà a modellare i rischi e le opportunità di questa importante economia. In base alla nostra analisi, la decarbonizzazione e l’autosufficienza tecnologica avanzata costituiscono per la Cina obiettivi politici a lungo termine afferma Candriam. Privilegiamo i settori che beneficiano del supporto delle policy, come le nuove energie, le tecnologie verdi, i nuovi materiali, la produzione avanzata e i semiconduttori. Siamo attenti ai rischi crescenti nei settori che hanno normative più rigide o poco chiare o altre incertezze, come il settore immobiliare e dell’istruzione, nonché incertezze sulla sicurezza dei dati e sull’antitrust nel settore Internet. Rimaniamo selettivi nel settore sanitario.

Per i sottosettori sanitari soggetti all’approvvigionamento basato sul volume, così come per la chirurgia estetica e l’assistenza sanitaria digitale, ci aspettiamo una maggiore regolamentazione. Prevediamo che si presenteranno migliori opportunità nella ricerca medica di alto livello, nei farmaci innovativi, nelle biotecnologie e nell’assistenza agli anziani. La priorità politica della Cina si sta gradualmente spostando dal tasso di crescita economica alla qualità e alla sostenibilità della crescita economica stessa. Con lo sviluppo delle politiche di prosperità comune, i rischi normativi e le opportunità si evolveranno in tutti i settori. Prevediamo che la prosperità comune e gli altri obiettivi politici a lungo termine della Cina premieranno un’approfondita ricerca sui fondamentali.

 

A cura di Vanessa Zhao, Senior Equity Analyst in Emerging Markets e Shichen Zhao, Graduate Analyst di CANDRIAM

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