ETF, il futuro è nelle fonti alternative di rendimento

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ETF

Invesco lancia il primo Euro Corporate Hybrid Bond UCITS ETF ampliando l’offerta dedicata alle fonti alternative di rendimento

I bassi tassi di interesse e gli scarsi rendimenti offerti dai tradizionali segmenti obbligazionari governativi spingono molti investitori a cercare fonti alternative di rendimento.

Tra queste,  vi sono i titoli high yield, ma non tutti gli investitori sono disposti ad assumersi maggiori rischi. Una valida alternativa può essere rappresentata dai titoli ibridi emessi da società non finanziarie europee, che offrono ulteriori opportunità per diversificare l’esposizione settoriale. E per questo, Invesco quota oggi Invesco Euro Corporate Hybrid Bond UCITS ETF Dist, il primo ETF in Europa con un’esposizione diversificata a questa asset class in rapida crescita.

Invesco Euro Corporate Hybrid Bond UCITS si concentra su obbligazioni denominate in euro che rappresentano circa i due terzi dei 140 miliardi di euro di emissione.

Franco Rossetti, Senior Relationship Manager presso Invesco, spiega: “I titoli ibridi sono una tipologia speciale di obbligazioni. Pagano cedole come altre obbligazioni, ma sono emesse in modo perpetuo o con scadenze molto lunghe, cosa che le rende simili alle azioni. Tuttavia, è la loro subordinazione all’interno della struttura di capitale dell’emittente che li rende potenzialmente interessanti per gli investitori. Situati appena al di sopra del common equity, gli ibridi in genere offrono rendimenti più elevati rispetto al debito senior dello stesso emittente. Inoltre, circa il 75% dei titoli ibridi è emesso da società con un rating di credito investment grade. Ciò significa che un portafoglio di titoli ibridi dovrebbe avere una migliore qualità del credito rispetto a un tipico portafoglio ad alto rendimento“.

Invesco Euro Corporate Hybrid Bond UCITS ETF è stato pensato per fornire un’esposizione passiva a un benchmark diversificato di titoli ibridi a tasso fisso denominati in euro ed emessi da società non finanziarie o agenzie governative.

Sono in atto vincoli per migliorare la negoziabilità e la qualità del credito dell’indice, con componenti che devono avere un minimo di 500 milioni di euro in circolazione, scadenze di almeno 1,5 anni dall’emissione e un rating di credito minimo di Ba1/BB +. Inoltre, i singoli titoli saranno limitati all’8% del valore complessivo dell’indice.

Continua Rossetti: “Il nuovo Euro Corporate Hybrid Bond UCITS ETF si inserisce all’interno della nostra gamma dedicata alle strategie di reddito alternativo e che include anche AT1 Capital Bonds e Preferred Shares. Questi ETF presentano una bassa correlazione con altre asset class, quindi potrebbero offrire importanti vantaggi in termini di diversificazione. Siamo stati uno dei primi emittenti di ETF in Europa ad aprire la porta agli investitori che desiderano accedere a queste fonti di capitale di bilancio. Se guardiamo ai flussi, notiamo che vi è sicuramente un forte interesse verso questo tipologia di prodotti. Basti pensare che il nostro Invesco AT1 Capital Bond UCITS ETF è cresciuto di oltre $ 750 milioni di AUM dal lancio. Gli Euro Corporate Hybrid bond sono simili per molti versi agli AT1 ma sono emessi da società non finanziarie, offrendo ulteriori opportunità agli investitori per diversificare le loro esposizioni in portafoglio“.

Commento a cura di Franco Rossetti, Senior Relationship Manager presso Invesco

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