Come abbiamo potuto vedere anche nel corso degli scorsi mesi, l’industria dell’asset management resta una industria dalla forte componente maschile.
Un settore in cui il ruolo delle donne è spesso relegato a specifiche funzioni e che difficilmente vede posizioni apicali ricoperte dalle donne. In questo contesto però ci sono anche dinamiche discriminatorie per quanto riguarda il salario tra i due sessi. Analizzando lo studio e sondaggio condotto dal governo inglese scopriamo infatti che all’interno di uno dei più conosciuti nomi della finanza Goldman Sachs, noto non solo per la sua storicità e grandezza, ma anche per scandali più o meno recenti, ci sarebbe una differenza salariale del 37% tra uomini e donne e che per quanto riguarda i bonus la differenza tale differenza salirebbe al 68% sempre a sfavore delle donne. Tra i più virtuosi invece BlueBay, società presente anche in Italia e focalizzata sugli investimenti per il settore istituzionale. Secondo lo studio, infatti, il gender pay gap sarebbe del 13% per il salario e del 49% per quanto riguarda i bonus, un divario inferiore alla media nell’industria inglese dell’asset management che vede un gap pari al 27%.