Politiche ESG: si tratta di sostenibilità o nuovo business?

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investimenti responsabili

Nel numero in edicola di Le Fonti Asset Management i risultati della ricerca relativa ai PIR. Nell’articolo di copertina Luca Mattiazzi (Etica Sgr), parla dell’evoluzione del mercato degli investimenti responsabili

Cover story del numero di Le Fonti Asset Management, il magazine dedicato al risparmio gestito e gli investimenti edito da Le Fonti, dedicata a Luca Mattiazzi, Direttore generale di Etica Sgr, l’unica società di gestione del risparmio italiana che propone esclusivamente fondi sostenibili e responsabili. Durante l’intervista rilasciata a Le Fonti Asset Management, Luca Mattiazzi ripercorre le tappe che lo hanno portato a ricoprire l’attuale posizione e spiega le ragioni che hanno portato la sua realtà al successo.

Enfasi anche sull’evoluzione del mercato degli investimenti responsabili, da mercato di nicchia a mercato di massa con oltre 30 trilioni di dollari di masse gestite a livello globale. Tale ritrovato interesse per i valori della sostenibilità e responsabilità del mondo della finanza non è casuale, secondo il World Economic Forum, infatti, in soli 10 anni i rischi globali sono passati dall’essere perlopiù di natura economica a essere soprattutto di tipo ambientale e sociale. Etica Sgr, che ha sempre tenuto a proporre una gamma di fondi esclusivamente Esg, è arrivata a gestire 3,8 miliardi di euro per conto di 232mila clienti.

Focus del nuovo numero la ricerca realizzata dal Centro Studi Le Fonti dipartimento Asset Management sul tema dei piani individuali di risparmio (PIR) che dopo un primo anno di successo hanno visto una battuta di arresto a causa di una nuova normativa e dubbi sulla stabilità del sistema economico italiano. Le Fonti, ha voluto indagare su come le nuove regole abbiamo inciso sul mercato e i risultati sono stati tutt’altro che positivi. Lo studio ha rilevato come meno del 10% degli investitori che avevano sottoscritto un PIR nel primo anno dalla loro introduzione ha deciso di incrementare la propria quota negli anni successivi.

Tra i temi affrontati anche il fenomeno della digital transformation e del wealth management. Oggigiorno le banche soffrono di un gap strutturale d’innovazione sia in ambito tecnologico che di modelli di servizio, unica eccezione Intesa Sanpaolo, che più di altre ha affrontato il tema della trasformazione digitale facendone il focus del proprio piano strategico, guadagnando così il 30%.

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