L’orientamento rialzista degli investitori sull’oro rimane a livelli record

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

I mercati dell’oro hanno beneficiato dell’annuncio della Fed su come sia meno probabile che vengano aumentati i tassi rispetto alle indicazioni fornite nel dicembre 2018.

Il posizionamento speculativo sui futures sull’oro è aumentato a febbraio, confermando i segnali rialzisti che abbiamo osservato nel mercato a leva short e long dell’oro (S&L). La leva media degli investitori sugli ETP S&L sull’oro è rimasta a livelli record, chiudendo il mese a +1,96x.

Gli investitori S&L hanno continuato a vendere, con Stati Uniti e Giappone in testa alla classifica.
Dopo l’acquisto del ribasso a dicembre, gli investitori S&L hanno continuato a vendere le azioni dopo la presa di profitto di gennaio. A febbraio, gli investitori hanno venduto 2,7 miliardi di ETP a leva long e hanno acquistato 2,2 miliardi di ETP short. Tenendo conto dei fattori di leva finanziaria, questi flussi rappresentano una liquidazione di quasi 12 miliardi di dollari in posizioni di patrimonio netto (27 miliardi di dollari a fine anno). Questi flussi ribassisti sono stati guidati dagli ETP S&L che replicano gli Stati Uniti e il Giappone, dove gli investitori non solo si sono ritirati dalle posizioni con leva long, ma hanno anche sostituito quelle con posizionamento short, indicando una visione chiaramente ribassista su questi mercati. In Europa il meccanismo è stato simile: gli investitori si sono ritirati dagli ETP long e hanno assunto posizioni in ETP short. L’unica eccezione nel settore azionario sono i mercati emergenti, rispetto ai quali gli investitori sono diventati rialzisti questo mese, liquidando ETP short e aumentando le loro posizioni in ETP long.

Le posizioni short dell’obbligazionario scendono al loro livello minimo degli ultimi 10 anni e le posizioni short delle obbligazioni del governo italiano (i BTP) toccano il valore minimo degli ultimi due anni.
Coloro che investono in ETP S&L continuano a liquidare le loro posizioni short dell’obbligazionario, riflettendo potenzialmente il sentiment ribassista sull’economia statunitense, il tasso di inflazione o l’aumento dei tassi d’interesse. A febbraio gli investitori di S&L hanno riscattato ulteriori 191 milioni di dollari dalle posizioni short degli ETP sul debito governativo statunitense.

Market Review – Asset Allocation globale

  • Il totale globale di AUM in ETP S&L è stato di 77,9 miliardi di dollari (dati aggiornati al 28/02/2019)
  • Il 34% dell’AUM appartiene a prodotti short con dei fattori di leva che vanno dal -1x al -3x. 66% di AUM proviene da prodotti long con dei fattori di leva che vanno dal +2 in su. Il fattore di leva con più asset è +2x, con il 42% dell’ AUM.
  • In termini di asset allocation S&L, gli ETP azionari sono i più popolari con un AUM dell’82% sul totale, seguito dalle commodity con l’8% e dai debiti con il 7%. Il restante è ripartito tra le valute e gli ETP alternativi.
  • Gli ETP individuali più grandi sono quelli long azionari giapponesi a leva: 4,3 miliardi di dollari per il Next Funds Nikkei 225 Leveraged Index ETF.

A cura di Antonio Sidoti, Co-Head of Southern Europe Distribution di WisdomTree

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

Non perdere le notizie sui mercati e gli investimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *