Schroders tra smart working, azionariato attivo e beneficienza

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Peter Harrison - CEO - Schroders

Il CEO di Shroders, Peter Harrison, commenta il business e le iniziative intraprese dal Gruppo nel corso del periodo di grande incertezza economica e sociale scatenata dal coronavirus.

“In questo periodo di volatilità estrema sui mercati e di incertezza sociale ed economica, il business si è dimostrato resiliente. La salute dei nostri dipendenti è la nostra priorità assoluta. Tutti hanno reagito in modo ammirevole e i notevoli investimenti in tecnologia hanno garantito a livello globale di poter lavorare efficacemente da remoto. Ciò ci ha permesso di rimanere focalizzati sul conseguimento di risultati di investimento positivi per i nostri clienti”, ha dichiarato Peter Harrison sul tema dello smart working e delle implementazioni tecnologiche all’interno di Schroders.

“Nel primo trimestre Schroders ha registrato flussi solidi, con 30,4 miliardi di sterline di net new business, e abbiamo ultimato con successo l’implementazione della parte rimanente del mandato Scottish Widows, che ha contribuito per 29,5 miliardi di sterline al net new business.”

Focus di Schroders continua a essere quello dell’azionariato attivo.
“In qualità di investitori in molte aziende, proseguiamo la nostra attività di azionariato attivo a supporto del business anche durante questa fase particolare, allo scopo di proteggere gli interessi di lungo termine di tutti gli stakeholder. Siamo impegnati a supportare i nostri clienti, colleghi e in ottica più ampia la comunità nel corso della crisi scatenata dal Covid-19. Non abbiamo richiesto aiuti ad alcun governo nel mondo e non stiamo licenziando alcun dipendente o attuando programmi di liquidazione del personale.”

Non solo business per Schroders, ma anche attività a supporto di associazioni di beneficienza. “Aumenteremo in modo sostanziale il nostro sostegno alle associazioni di beneficenza, per assistere coloro che hanno subito maggiormente l’impatto del Covid-19. Ciò include una serie di azioni, quali le sovvenzioni dirette e l’istituzione di un programma aziendale di ‘azione collettiva’ per permettere ai dipendenti di donare su base volontaria fino al 25% dello stipendio di tre mesi. Prevede poi la donazione da parte degli Executive Director del loro diritto a premi previsti dai piani di incentivazione dei dirigenti per il 2020, oltre che del 25% delle loro remunerazioni di tre mesi. Il Presidente e i non-executive Director inoltre doneranno il 25% del loro onorario per tre mesi. Infine, confluiranno anche i contributi derivanti dal programma esteso di Schroders di match-giving.”

Resta invariata la nostra strategia di mantenere una solida posizione patrimoniale, che consente di investire sul nostro business nel corso del ciclo di mercato, e siamo fiduciosi che continueremo a generare valore nel lungo periodo per i nostri clienti e i nostri azionisti”.

Commento di Peter Harrison, Group CEO, Schroders

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